N. 22 - 10 December 2007
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numero 22 10 Dec 2007 |
n. 22 - 10 dicembre 2007 In questo numero: 1 L’isotretinoina può essere prescritta solo dal dermatologo Il farmaco, un derivato di sintesi della vitamina A, viene impiegato nelle forme gravi di acne (acne nodulo-cistica o conglobata) che hanno il rischio di cicatrici permanenti e sono refrattarie alla terapia standard con antibatterici sistemici e terapia topica. L’isotretinoina è altamente teratogena e tra l’altro il rischio permane anche nel caso in cui la gravidanza abbia inizio entro un mese dalla sospensione del farmaco. La decisione dell’AIFA rinforza quanto già stabilito nel In pratica
I farmacisti devono dispensare tali medicinali solo dietro presentazione di ricetta medica dello specialista dermatologo utilizzabile una sola volta anche in caso di confezioni ancora prive della frase "Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica utilizzabile una sola volta rilasciata da specialisti dermatologi”.
Per saperne di più Il comunicato dell’AIFA 2 Il rischio dei farmaci antitosse e raffreddore nei bambini Nonostante la presa di posizione dell’Advisory Committee della FDA sulla inefficacia e pericolosità dei farmaci per la tosse e il raffreddore nei bambini, le aziende farmaceutiche d’oltreoceano continuano a commercializzare tali farmaci e a fare campagne pubblicitarie che ne sostengono sicurezza ed efficacia. Sulle pagine del New England Journal of Medicine un gruppo di medici, primi firmatari della petizione inviata all’FDA per rivalutare l’indicazione terapeutica di questi farmaci, segnala questa preoccupante situazione. I farmaci OTC per la tosse e il raffreddore comprendono un ampia varietà di principi attivi, da antistaminici a decongestionanti nasali ad antitosse ed espettoranti, la cui efficacia non è mai stata dimostrata nei bambini mentre sono sempre più frequenti le segnalazioni di importanti reazioni avverse. Sono stati registrati negli Stati Uniti 1.500 accessi al pronto soccorso nel 2004 e 2005 di bambini sotto i 2 anni di età che avevano assunto uno di questi farmaci. Inoltre sono state segnalate gravi reazioni avverse, come aritmie cardiache, allucinazioni ed encefalopatia, nei bambini sotto i 6 anni. Secondo una revisione condotta dalla FDA si contano 123 decessi di bambini sotto i 6 anni di età correlati all’uso di tali prodotti negli ultimi decenni.
In pratica In Italia i farmaci per la tosse e il raffreddore non devono essere somministrati ai bambini sotto i 12 anni di età. L’AIFA ne ha limitato l’uso (vedi ReA online n. 16-2007) con un provvedimento pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il pediatra pertanto non deve prescrivere questi farmaci in età pediatrica e il farmacista deve mettere in guardia i genitori che li acquistano per i loro bambini.
Bibliografia Sharfstein, North M, et al. Over the counter but no longer under the radar – pediatric cough and cold medications. N Engl J Med 2007;357:2321-4. 3 Il profilo di sicurezza delle statine L’uso sempre più diffuso delle statine impone un’attenta farmacovigilanza. Una revisione appena pubblicata analizza i dati disponibili in letteratura al riguardo. Data ormai per assodata l’efficacia delle statine nel ridurre il rischio cardiovascolare e gli eventi connessi, l’attenzione delle autorità regolatorie si concentra sui possibili effetti avversi che sono sostanzialmente di due tipi: miopatia, fino alla forma più grave, cioè la rabdomiolisi, ed epatopatia, con aumento delle transaminasi. La miopatia è un evento raro in corso di terapia con statine: meno di un caso ogni 10.000 pazienti trattati. Nella maggior parte dei casi è una forma lieve ma in alcune rare circostanze può portare a rabdomiolisi (e il caso cerivastatina insegna). Il rischio di miopatia varia tra le diverse statine ed è comunque direttamente correlato alla dose. Per quanto riguarda le epatopatie si può osservare, di solito già nei primi sei mesi di trattamento e in una piccola percentuale di pazienti, un aumento dei livelli di transaminasi, cui però non corrisponde con certezza un rischio aumentato di malattia epatica. Anche in questo caso l’effetto è legato alla dose, mentre a differenza della miopatia questo effetto ha una frequenza simile con tutte le statine.
In pratica Nei soggetti che fanno uso di statine occorre tener sotto controllo l’eventuale comparsa di sintomi muscolari e il quadro della funzionalità epatica, che andrebbe valutato prima di prescrivere il trattamento. Entrambi gli effetti avversi sono reversibili (a esclusione delle forme gravi) una volta interrotta la terapia, entro qualche settimana per la miopatia e più in breve per le transaminasi. In sintesi le statine hanno un buon profilo di sicurezza, ma bisogna tenere in considerazione che ci sono gruppi particolarmente vulnerabili come alcolisti, donne gravide (non vanno usate statine in gravidanza), soggetti scompensati o in terapia con warfarin, anziani e bambini.
Bibliografia Armitage J. The safety of statins in clinical practice. Lancet 2007;370:1781-90. |
Saturday 4 May 2024
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