N. 9 - 8 June 2007
numero 9
8 Jun 2007

N. 9 - 8 giugno 2007

In questo numero:
Infermieri segnalatori
Prescrizione appropriata delle statine
Ritiro dal commercio di Viracept

1 Il ruolo degli infermieri nella farmacovigilanza

Gli infermieri possono aumentare il numero di segnalazioni di reazioni avverse ai farmaci e il loro ruolo in quest’ambito può migliorare la sicurezza globale nell’uso dei farmaci.
Sono le conclusioni di una ricerca condotta a Umea in Svezia su 41 infermieri di quattro reparti (tre di medicina interna e uno di ortopedia), ai quali è stata data la possibilità di seguire un corso di base sui principi della farmacovigilanza e sulle modalità di segnalazione degli eventi avversi. Ai partecipanti è stato consegnato un questionario per valutare le loro conoscenze e le loro attitudini nei confronti della segnalazione dei farmaci, mentre ai medici dei reparti coinvolti è stato somministrato un altro questionario per capire che cosa ne pensassero della possibile attività svolta dagli infermieri.
Nel periodo di durata dello studio sono arrivate al Centro regionale di controllo per la farmacovigilanza 39 segnalazioni dagli infermieri, il 74% delle quali etichettate come gravi. In tutti i casi le segnalazioni erano appropriate. In sostanza gli infermieri hanno svolto un ruolo importante segnalando correttamente le possibili reazioni avverse e migliorando il sistema della rete dei medici. Le segnalazioni di questi ultimi, infatti, sono rimaste come numero simili a quelle dell’anno precedente, dimostrando che quelle fornite dagli infermieri sarebbero altrimenti andate perdute. Il 68% dei medici, infine, si è detto d’accordo sul coinvolgimento attivo degli infermieri.

BIBLIOGRAFIA
Bakstrom M, Ekman E, Mjorndal T. Adverse drug reporting by nurses in Sweden. Eur J Clin Pharmacol 2007;63:613-8.

2 Più cure e meno costi con il farmaco equivalente

La regolamentazione nell’uso delle statine può far risparmiare il Servizio sanitario nazionale garantendo contemporaneamente a un numero maggiore di soggetti la terapia adeguata.
Lo dimostra uno studio condotto in Norvegia dal Dipartimento di farmacoepidemiologia di Oslo che ha seguito l’andamento delle prescrizioni di statine fatte dai medici norvegesi prima e dopo la nuova regolamentazione imposta dalle autorità sanitarie nazionali. L’Agenzia del farmaco norvegese nel giugno 2005 aveva infatti introdotto nuove regole così sintetizzabili:
a tutti i pazienti nei quali iniziare un trattamento con una statina occorre prescrivere il generico simvastatina;
chi è in terapia con un’altra statina deve essere passato alla terapia con la simvastatina entro un anno dalla nuova normativa
la prescrizione di altre statine è concessa solo in caso di motivi medici fondati (per esempio ragioni di farmacocinetica o di interazione con altri farmaci) e comunque va giustificato per iscritto.
Ebbene, nel giro di un anno la prevalenza di uso delle statine è aumentata (dal 6,3% al 6,8% nelle donne e dal 7,5% all’8,1% nei maschi) a fronte invece di una riduzione dei costi da 120 milioni di euro nel 2005 a 95 milioni di euro nel 2006. Ciò è stato possibile perché la simvastatina è stata prescritta al 68% dei nuovi utilizzatori (rispetto al 48% dell’anno precedente) e ha sostituito un’altra terapia con statine nel 39% dei casi di pazienti già trattati.

IN PRATICA
L’uso razionale dei farmaci efficaci e in particolare dei farmaci equivalenti non solo comporta un risparmio nella spesa sanitaria nazionale ma consente anche di trattare un numero maggiore di soggetti.

BIBLIOGRAFIA
Sakshaug S, Furu K, et al. Switching statins in Norway after new reimbursement policy - a nationawide prescription study. Brit J Clin Pharmacol 2007;DOI:10.1111/j.1365-2125.2007.02907.x

3 Una contaminazione dei lotti

L’Agenzia europea dei medicinali (EMEA) è stata informata il 5 giugno 2007 dalla Roche Registration Limited di una contaminazione con una sostanza nociva che interessa la produzione di Viracept® (nelfinavir), antiretrovirale indicato nel trattamento di pazienti infettati dall’HIV. Il medicinale è stato ritirato dal commercio nell’Unione europea, con effetto immediato.
Tutte le confezioni di Viracept® attualmente disponibili sul mercato, comprese le confezioni che i pazienti possono avere a casa, devono essere restituite alla farmacia o al Centro che le ha distribuite.
L’azienda produttrice del farmaco ha identificato la presenza di un agente inquinante, il mesilato etilico (conosciuto anche come etilestere dell'acido metansolfonico) in alcuni lotti di Viracept®. Il mesilato etilico è una sostanza genotossica nota. Il livello di rischio per i pazienti a causa di questa contaminazione è difficile da quantificare ed è attualmente sotto ulteriore valutazione.

CONSIGLI
I pazienti che assumono Viracept® devono mettersi immediatamente in contatto con il loro medico (si ricorda che il farmaco viene prescritto in Italia solo nei Centri di infettivologia specializzati nella cura dell'AIDS) che sospenderà la terapia con Viracept sostituendola con una adatta alle singole condizioni che possono variare da paziente a paziente.

FONTI
Comunicato stampa dell'Agenzia Italiana del Farmaco

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