N. 5 - 27 April 2007
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numero 5 27 Apr 2007 |
Numero 5, 27 aprile 2007 In questo numero: 1 Telitromicina da usare con cautela Si stringono le indicazioni terapeutiche della telitromicina (Ketek®) e si mettono in guardia i medici dalle possibili gravi reazioni avverse. Una Nota informativa importante dell’AIFA recepisce infatti la decisione del Comitato scientifico dell’EMEA e in sostanza indica che la telitromicina deve essere usata (per le indicazioni bronchite, sinusite e tonsillite/faringite) solo in caso di infezioni dovute a germi resistenti o sospetti resistenti ai betalattamici e ai macrolidi o nei soggetti che non possono essere trattati con questi farmaci. Tale limitazione è dovuta alla segnalazione di reazioni avverse gravi in letteratura e in particolare: peggioramento della miastenia grave, con casi addirittura mortali, per cui ora la miastenia è diventata una controindicazione all’uso di telitromicina perdita transitoria di coscienza disturbi visivi momentanei, in particolare la capacità di accomodazione e di adeguare correttamente l’accomodazione, con visione offuscata, difficoltà di focalizzare e diplopia, per cui ora viene consigliata la somministrazione serale e di limitare attività quali la guida di veicoli gravi danni epatici, se pur rari ma più frequenti rispetto all’uso di altri antibiotici. Tutto ciò mentre sulle pagine del New England Journal of Medicine esce un editoriale a firma di David Ross, uno dei membri del comitato dell’FDA che aveva valutato dati di sicurezza sull’antibiotico forniti dall’azienda farmaceutica per ottenere l’autorizzazione all’immissione in commercio. Nello studio sul quale si è basata l’FDA per considerare il farmaco sicuro sono state compiute vere e proprie frodi da parte dei medici coinvolti (alcuni già condannati dalla giustizia americana), per cui si avanzano forti dubbi sulla reale sicurezza ed efficacia della telitromicina. Tale editoriale sarà spunto di riflessione su uno dei prossimi numeri di Reazioni cartaceo.
CONSIGLI Usare la telitromicina solo secondo le nuove indicazioni e tenendo presenti i possibili effetti avversi gravi, consigliando sempre al paziente la somministrazione serale e l’astensione dalla guida dei veicoli e dall'uso di macchinari.
BIBLIOGRAFIA Ross D. The FDA and the case of Ketek. N Engl J Med 2007;356:1601-4. 2 Il legame tra dopaminergici e gambling Due neurologi del Walton Centre for Neurology and Neurosurgery di Liverpool, in Inghilterra, lanciano un segnale dall’allarme dalle pagine del British Medical Journal, riprendendo i dati emersi in letteratura sul legame tra gioco d’azzardo patologico (gambling in inglese) e uso di farmaci dopaminergici per la terapia della malattia di Parkinson, sulla quale l’AIFA ha già inviato una Nota informativa importante ai medici italiani. E’ difficile individuare i soggetti parkinsoniani che stanno sviluppando un gambling, tanto che di solito i pazienti vengono diagnosticati solo quando hanno già perso molti soldi, con gravi conseguenze sulla loro vita sociale. Per individuare precocemente il rischio occorre: Qualora si sia riscontrato il comportamento compulsivo per il gioco d’azzardo occorre: DA NON PERDERE Sul prossimo numero di Reazioni cartaceo, in uscita per la fine di maggio 2007, sarà pubblicato con commenti e approfondimenti di letteratura un caso clinico di gambling in un soggetto trattato con dopaminergici. BIBLIOGRAFIA 3 Reazioni avverse da cefaclor nei bambini La frequenza di reazioni allergiche gravi in bambini trattati con cefaclor (una cefalosporina per bocca) è maggiore rispetto a quella osservata con altri antibiotici. Per questo motivo l’AIFA ha inviato una Nota informativa importante ai medici riguardo al rischio di orticaria, angioedema e shock anafilattico, con modifiche apportate anche nel foglietto illustrativo dei farmaci a base di cefaclor.
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