N. 47 - 10 July 2009
numero 47
10 Jul 2009

numero 47 - 10 luglio 2009

In questo numero:
Rischio di fotosensibilizzazione con il ketoprofene per uso cutaneo
Disfunzione sessuale da antidepressivi
Farmaci da banco e reazioni avverse

1 Niente sole con il ketoprofene per uso cutaneo

Se si usa un prodotto a base di ketoprofene per uso cutaneo bisogna evitare l’esposizione al sole o il solarium. Questa è la raccomandazione che emerge da un Nota informativa importante concordata con l’Agenzia Italiana del Farmaco e le aziende produttrici.
Il farmaco, indicato per il trattamento sintomatico locale di stati dolorosi e flogistici di natura reumatica o traumatica delle articolazioni, può infatti causare fenomeni di ipersensibilità cutanea e fotosensibilizzazione, a volte gravi, che possono presentarsi sotto forma di eczema vescicolo-bolloso. Le segnalazioni giunte alla Rete nazionale di farmacovigilanza si sono concentrate nei mesi primaverili ed estivi e ciò fa ipotizzare che si tratti quindi di reazioni di sensibilizzazione all’esposizione della luce solare diretta (compresi i solarium).
Le reazioni per lo più sono limitate alla sede di applicazione del farmaco, ma in qualche caso possono riguardare anche zone contigue non esposte al farmaco neppure accidentalmente. Dopo la sospensione del ketoprofene si ha nel giro di pochi giorni la risoluzione della reazione ma ci sono casi in cui sono occorse settimane o tempi ancora più lunghi.
A seguito di tali segnalazioni è in fase di modifica il Riassunto delle caratteristiche del prodotto e il Foglio illustrativo per rinforzare la raccomandazione di non esporsi al sole o al solarium. Inoltre, trattandosi di farmaci da banco o acquistabili senza ricetta, nella pubblicità è stata inserita l'avvertenza relativa al rischio associato all'esposizione solare.

In pratica
In caso di uso di medicinali a base di ketoprofene per uso cutaneo occorre:
  • evitare l’esposizione alla luce solare diretta (anche quando il cielo è velato), compreso il solarium, durante il trattamento e nelle due settimane successive all’interruzione;
  • proteggere dal sole, tramite indumenti, le parti trattate:
  • lavarsi accuratamente e in maniera prolungata le mani dopo ogni uso.
Medici e farmacisti devono informare i pazienti del corretto uso del medicinale e del rischio connesso all’esposizione solare.

Per saperne di più
1. La Nota informativa importante.
2. L’elenco dei medicinali che contengono ketoprofene per uso cutaneo:
- Atrosilene gel e schiuma
- Fastum gel
- Flexen gel
- Ibifen gel e soluzione cutanea
- Hiruflog gel
- Keplat cerotto medicato
- Ketofarm gel
- Ketoprofene Almus gel
- Ketoprofene Eurogenerici gel
- Ketoprofene Ratiopharm Italia gel
- Ketoprofene Sandoz crema
- Ketoprofene Teva gel
- Lasoartro crema
- Lasonil gel
- Liotondol gel
- Orudis gel

2 Antidepressivi e disfunzione sessuale

Gli antidepressivi possono dare con una certa frequenza disfunzioni sessuali. I disturbi della sfera sessuale vengono raramente segnalati dai pazienti, a meno che vengano loro direttamente chiesti. Per tale motivo è difficile avere un’idea precisa della loro frequenza nei soggetti trattati con un dato farmaco. Per fornire una prima risposta, due psichiatri dell’Università di Bologna hanno condotto una metanalisi sugli studi pubblicati che indagassero esplicitamente la funzione sessuale in soggetti in trattamento con antidepressivi.
Nonostante i dati emersi derivino da studi di vario tipo, per esempio anche da studi in aperto, quindi meno attendibili, emerge chiaramente che la maggior parte dei farmaci antidepressivi dà più spesso disturbi della sfera sessuale rispetto al placebo, con frequenze variabili dal 25,8% dei trattati all’80,3%. I farmaci che danno più spesso questi problemi sono (in ordine decrescente di frequenza): sertralina, venlafaxina, citalopram, paroxetina, fluoxetina, imipramina, fenelzina, duloxetina, escitalopram e fluvoxamina. Non sembrano invece dare il disturbo con una frequenza superiore a quella del placebo i farmaci agomelatina, amineptina, bupropione, moclobemide, mirtazapina e nefazodone.

In pratica
Nella scelta del farmaco antidepressivo occorre tenere presente anche i possibili effetti sulla sfera sessuale in soggetti che già per la malattia di base hanno riflessi sulla funzione sessuale.
Dalla metanalisi emerge un’ampia variabilità di comportamento dei farmaci. Nella prescrizione, specie nei soggetti con vita sessuale attiva, occorre tenere presente anche questi dati. E’ comunque importante indagare, con domande dirette, eventuali problemi nella sfera sessuale del paziente.

Bibliografia
Serretti A, Chiesa A. Treatment-emergent sexual dysfunction related to antidepressants: a meta-analysis. J Clin Psychopharmacol 2009;29:259-66.

3 Informare sui farmaci da banco

L’FDA ha deciso: sulle confezioni dei farmaci da banco a base di antidolorifici o antipiretici dovranno campeggiare scritte chiare che pongano gli utilizzatori in guardia rispetto ai rischi maggiori, talora letali se il farmaco viene usato impropriamente o non secondo la posologia raccomandata.
Due sono i problemi su cui si è concentrata l’FDA: il rischio di danno epatico grave e acuto da dose eccessiva di paracetamolo e il rischio di sanguinamento gastrico da farmaci antinfiammatori non steroidei.
Per quanto riguarda il paracetamolo dovrà essere chiaramente indicato che la confezione contiene questo farmaco e che non va usato se si prendono già altre medicine contenenti lo stesso principio attivo, inoltre sull’etichetta dovrà essere scritto a caratteri visibili che si possono verificare gravi danni epatici a dosi superiori a quelle raccomandate, specie se uno beve più di tre bicchieri d’alcol al giorno; inoltre chi ha già una epatopatia o è in trattamento con warfarin deve chiedere al proprio medico se può prendere quel farmaco anche se è da banco.
Per quanto riguarda i farmaci antinfiammatori non steroidei dovrà essere scritto chiaramente che possono causare gravi emorragie gastriche, specie nei soggetti sopra i 60 anni di età, che hanno già avuto un’ulcera sanguinante, che prendono altri antinfiammatori non steroidei o che bevono almeno tre bicchieri di alcol al giorno.

In pratica
Nel caso dei farmaci da banco il paziente deve essere informato dei possibili rischi. Non essendoci il medico come intermediario diventa fondamentale il ruolo svolto dal farmacista che deve dare un consiglio all’uso chiarendo quali sono gli eventuali rischi e pericoli. Importante è anche spiegare al paziente i possibili segni e sintomi della comparsa dell’evento avverso, in modo da provvedere rapidamente con le terapie del caso.

Bibliografia
Kuehn B. Patients warned about risks of drugs used for analgesia, fevers, addiction. JAMA 2009;301:2315-6.

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