N. 41 - 19 March 2009
numero 41
19 Mar 2009

numero 41- 19 marzo 2009

In questo numero:
Bisogna evitare le dosi alte di simvastatina
Comorbilità e reazioni avverse nell'anziano

1 Nuova modalità di prescrizione dell’isotretinoina

La Commissione tecnico-scientifica dell’AIFA ha adottato una nuova modalità di prescrizione dell’isotretinoina a uso sistemico. La decisione è in linea con il Programma di prevenzione del rischio teratogeno approvato dall’Agenzia stessa nel 2005 (GU n. 261/05 e successive modifiche).
E’ stato messo a punto un “Modulo per la prescrizione dell’isotretinoina ad uso sistemico” che dovrà essere compilato dal dermatologo, cui è affidata la prima prescrizione e successivamente dal medico di medicina generale che seguirà la paziente. Importante sarà anche il ruolo del farmacista nella dispensazione del farmaco.

In pratica
Il dermatologo deve:
  • effettuare la prescrizione dell’isotretinoina secondo le indicazioni terapeutiche autorizzate quali forme gravi di acne (acne nodulare/o conglobata o acne con rischio di cicatrici permanenti) resistenti a cicli adeguati di terapia standard con antibatterici sistemici e terapia topica;
  • informare la paziente del rischio teratogeno correlato all’uso dell’isotretinoina;
  • consegnare alla paziente la guida alla terapia e la guida alla contraccezione;
  • allegare il consenso informato della paziente;
  • verificare che la paziente abbia adottato una contraccezione efficace un mese prima dell’inizio del trattamento con il farmaco.
Il medico di medicina generale (o il dermatologo nel caso continui a seguire la paziente) deve:
  • verificare che la paziente abbia adottato una contraccezione efficace, senza interruzione, prima dell’inizio del trattamento, per tutta la durata e per almeno un mese dopo la fine del trattamento;
Il farmacista deve:
  • dispensare i farmaci contenenti isotretinoina a uso sistemico solo dietro presentazione di ricetta medica (si ricetta SSN sia ricetta bianca) da utilizzare una sola volta;
  • dispensare una nuova confezione di isotretinoina solo in seguito a presentazione di una nuova ricetta medica;
  • non accettare richieste telefoniche, via fax o informatizzate di isotretinoina, richieste di reintegro di farmaco o distribuzione di campioni.
Il paziente deve:
  • riconsegnare al farmacista le capsule non utilizzate al termine della terapia.
La prescrizione medica (sia su ricetta SSN sia su ricetta bianca), che ha validità di sette giorni dalla data di emissione, deve indicare:
  • posologia;
  • data di certificazione;
  • fabbisogno del farmaco per un massimo di 30 giorni (espresso in mg/die).

Il medico è tenuto ad annotare sulla ricetta la data di effettuazione del test di gravidanza negativo (data di certificazione) e quella di prescrizione, anche quando le stesse siano coincidenti; nel caso in cui sulla ricetta venissero poste due date diverse, il farmacista dovrebbe contattare il medico per chiarimenti e, comunque, considerare cautelativamente i sette giorni di validità della ricetta dalla data meno recente.

Per i pazienti di sesso maschile il programma di gestione del rischio va seguito per le parti applicabili; valgono, per esempio, le limitazioni relative alla ricetta (validità sette giorni, terapia per massimo 30 giorni) e l’acquisizione del consenso informato. In particolare, il paziente deve essere informato del rischio teratogeno del farmaco e, quindi, di non poter donare il proprio sangue e di non dover dare l’isotretinoina a nessuno.

Per saperne di più
La Nota informativa importante.

2 Troppa simvastatina guasta i muscoli

Ottanta milligrammi al giorno di simvastatina sono troppi perché aumentano il rischio di miopatia e non garantiscono risultati migliori della dose di 20 mg. L’analisi dello studio SEARCH (Study of Effectiveness of Additional Reductions in Cholesterol and Homocysteine) presentata all’ultimo convegno dell’American Heart Association dimostra che le differenze tra i due dosaggi nei livelli di colesterolo dei 12.064 infartuati trattati non erano significative, così come gli esiti erano sovrapponibili (24,5% dei soggetti con eventi coronarici maggiori, ictus e rivascolarizzazione nel gruppo trattato con 80 mg, 25,7% in quello con il dosaggio più basso). Ben diversa, invece, era l’incidenza degli effetti avversi con 53 casi di miopatia con gli 80 mg di simvastatina al giorno rispetto ai tre casi nei soggetti in terapia con la dose minore.

In pratica
La simavastatina non va usata ad alta dose perché i rischi superano i benefici. Nel caso si ritenga indispensabile un dosaggio quotidiano di 80 mg bisogna seguire con attenzione il paziente, dicendogli di segnalare subito qualunque disturbo muscolare e controllandogli periodicamente la creatin chinasi.

Bibliografia
Mitka M. Researchers worry about myopathy risk for patients taking high-dose simvastatin. JAMA 2009;301:261-2.

3 Reazioni avverse e comorbilità

I ricoveri ripetuti per reazione avversa da farmaco sono tanto più frequenti quante più malattie si hanno. Il dato emerge da uno studio retrospettivo di coorte condotto in Australia. Sono stati analizzati 28.548 pazienti ultrasessantenni che tra il 1980 e il 2000 erano stati ricoverati per una reazione da farmaco, valutando poi quanti erano stati nuovamente ricoverati per lo stesso motivo.
Il 17,7% dei pazienti è stato ricoverato una seconda volta e l’analisi dei fattori di rischio ha consentito di individuare nelle comorbilità le condizioni più rilevanti. In particolare, il rischio di essere di nuovo ricoverato aumentava di molto con le malattie croniche che potevano essere gestite in comunità: scompenso cardiaco (hazard ratio 1,56) arteriopatia periferica (1,27), broncopneumopatia cronica (1,61), malattia reumatologica (1,65), epatopatia grave (1,85), diabete con complicanze (1,91), nefropatia (1,93), tumori (1,87). Le malattie che richiedevano invece un controllo medico più stretto (per esempio malattie cerebravascolari, demenza o paraplegia) non si accompagnavano a un aumento del rischio.

In pratica
Non è l’età ad aumentare il rischio di nuovi ricoveri per reazioni avverse ma la presenza di malattie concomitanti. Quando si prescrive un farmaco a una persona anziana occorre avere presente il quadro clinico globale, le altre terapie che sono in atto e la storia di precedenti reazioni avverse. E’ importante anche seguire il paziente da vicino dopo che è stata iniziata una nuova terapia.

Bibliografia
Zhang M, D’Arcy C, et al. Comorbidity and repeat admission to hospital for adverse drug reactions in older adults: retrospective cohort study. Brit Med J 2009;338:a:2752.

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