N. 1 - 16 March 2007
numero 1
16 Mar 2007

La nuova newsletter di farmacovigilanza

In questo numero:

1. La presentazione di Reazioni on line, il nuovo servizio di aggiornamento dell'AIFA sulla farmacovigilanza

2. La segnalazione di una importante reazione avversa da vancomicina

3. L'archivio delle reazioni avverse da farmaci biologici del sito Psocare

1 Un'informazione rapida per riconoscere le reazioni avverse

Reazioni on line è un nuovo strumento per gli operatori sanitari (medici, farmacisti, infermieri) per essere sempre al corrente delle ultime segnalazioni nel campo della farmacovigilanza. Saper riconoscere le reazioni avverse è tanto importante quanto segnalarle ai responsabili locali della farmacovigilanza che inseriscono poi i dati nella Rete nazionale di farmacovigilanza gestita dall'Agenzia Italiana del Farmaco.
Questa newsletter vuole essere un importante canale per sensibilizzare gli operatori sanitari a segnalare l'osservazione di presunte reazioni avverse da farmaco e per portare a loro conoscenza dati importanti emersi in letteratura internazionale o dalle segnalazioni italiane che consentano di gestire meglio le terapie.
Il vantaggio di Reazioni on line sta nella rapidità dell'informazione rispetto al passato. Si prevede infatti un'uscita ogni 10 giorni con la possibilità, in caso di informazioni particolarmente importanti e da far arrivare in tempo reale agli operatori sanitari, di uscire con numeri straordinari.
La newsletter elettronica si affianca e completa quella cartacea che può essere ricevuta gratuitamente al proprio domicilio semplicemente cliccando sul tasto nella colonna di destra di questa pagina. I due strumenti di informazione sono tra loro embricati ma le informazioni presenti nella versione on line sono completamente diverse da quelle della versione cartacea.
Visto il carattere sperimentale di questa iniziativa, ogni consiglio è utile per migliorare, così come ogni segnalazione o proposta di temi da affrontare.
Reazioni vuole essere un importante strumento di lavoro per medici, farmacisti , infermieri e per tutti gli operatori sanitari che operano nel campo della terapia farmacologica; vuole anche essere un fattore di crescita per diffondere a livello capillare le informazioni e far sì che ogni operatore sanitario si senta parte del sistema di farmacovigilanza per migliorare la sicurezza dell'uso dei farmaci.
Mauro Venegoni

2 Piastrinopenia da vancomicina: attenzione agli anticorpi

In un articolo appena pubblicato sul New England Journal of Medicine un gruppo di ricercatori statunitensi mette in guardia su un'importante reazione avversa da vancomicina: la trombocitopenia cui si associano emorragie gravi. In particolare gli ematologi d'oltreoceano hanno cercato di capire il meccanismo patogenetico della diminuzione delle piastrine scatenata dal farmaco. In 34 casi di piastrinopenia da vancomicina sono stati trovati anticorpi anti piastrine rispetto a nessun rilievo di anticorpi nei soggetti di controllo trattati con vancomicina e che non avevano avuto alcun calo delle piastrine. Ciò consente di affermare che la comparsa degli anticorpi è la causa della piastrinopenia. In media il nadir delle piastrine dei pazienti colpiti era 13.600/mm3, con emorragie gravi nel 34% dei casi. L’interruzione della terapia, a ulteriore dimostrazione del ruolo svolto dal farmaco, ha riportato in tutti i pazienti sopravvissuti (26 su 29) i valori delle piastrine a livelli normali. Va sottolineato con preoccupazione che in oltre la metà dei pazienti con trombocitopenia la somministrazione della vancomicina è proseguita per un periodo variabile tra uno e 14 giorni nell’attesa di capire quale ne fosse la causa.

CONSIGLI
In caso di terapia con vancomicina occorre controllare le piastrine e in caso di calo, onde evitare emorragie gravi che possono mettere a rischio la vita, interrompere prontamente il trattamento dosando gli anticorpi anti piastrine per avere una conferma diagnostica della reazione avversa.

PER SAPERNE DI PIU'
von Drygalsky A, Curtis B, et al. Vancomicyn-induced immune thrombocytopenia. N Engl J Med 2007;356:904-10

3 Un archivio elettronico di facile accesso sulle reazioni avverse da farmaci biologici

L'uso sempre più diffuso dei farmaci biologici in corso di artrite reumatoide, morbo di Crohn, psoriasi spinge a una riflessione e a un'analisi del rapporto rischi benefici. In questa prospettiva nel sito del Progetto di ricerca indipendente Psocare (http://psocare.it) è disponibile gratuitamente e in continuo aggiornamento un database che raccoglie via via le informazioni pubblicate in letteratura sull'uso farmaci biologici e la comparsa di eventi avversi. Psocare è un programma di ricerca sulla psoriasi promosso dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) con l'obiettivo di valutare i risultati a lungo termine delle cure disponibili oggi in Italia, tra cui appunto i farmaci biologici, allo scopo di migliorare l'assistenza alle persone che soffrono di psoriasi nel nostro Paese.
Per creare l'archivio elettronico e aggiornarlo è stata fatta e viene periodicamente ripetuta una ricerca in PubMed, il servizio della National Library of Medicine che raccoglie gli articoli pubblicati sulle più importanti riviste medico-scientifiche, utilizzando le parole chiave “efalizumab, infliximab, etanercept, adalimumab” associate al termine “case”. Sono stati così raccolti oltre 600 articoli della letteratura che segnalano eventi avversi legati all'uso di questi 4 farmaci. La banca dati in due lingue (inglese e italiano) fornisce informazioni sul tipo di evento segnalato, sulla diagnosi di malattia, sul numero di casi segnalati in ogni articolo, sull'anno di pubblicazione e sul riferimento bibliografico per approfondire la segnalazione.
Gli operatori sanitari interessati possono procedere a una ricerca interattiva che può essere fatta per nome di farmaco, per tipo di evento, per indicazione, per categoria diagnostica e per anno di pubblicazione. La risposta all'interrogazione comprende il numero di segnalazioni con alcuni dettagli sulle stesse e i riferimenti bibliografici relativi.

QUALCHE ESEMPIO
Con infliximab, adalimumab ed etanercept gli eventi avversi più comuni sono in ordine di frequenza:

  • infezioni (144 casi con infliximab, 15 con adalimumab e 40 con etanercept )
  • alterazioni cutanee (53 casi con infliximab, 9 casi con adalimumab e 33 con etanercept)
  • alterazioni neurologiche (27 casi con infliximab, 3 con adalimumab e 13 con etanercept.
    Con efalizumab, invece, predominano le alterazioni cutanee (6 casi).
  • Che cos'è?

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